Io sono Giuliana detta Giu e nel 2009 ho creato Giu al Mulino (scritto rigorosamente senza accento!)
Ho sempre avuto l’ambizione di lasciare il mondo un pò migliore di come l’ho trovato, seguendo l’insegnamento di mio padre e di tutti i miei antenati. Restaurare e far rinascere il vecchio Mulino è, a mio avviso, un modo di onorare la memoria dei miei avi.
Ho 50 anni, una Laurea, un Master e 20 anni di esperienza nel settore della ricerca e formazione. Ma soprattutto ho sempre avuto un grande sogno.
All’inizio era un sogno, poi è diventato numeri, poi calce e muratura e già da 12 anni accoglienza con grande passione.
Amo viaggiare e scoprire la bellezza in giro per il mondo, e amo raccontarlo nel blog www.viaggiandoscoprendo.it.
Mi occupo in prima persona dei nostri ospiti, con l’aiuto di Assunta, preziosa collaboratrice.
Il Mulino
Costruito alla fine del 1700, da sempre appartiene alla famiglia Moscati, Marchesi di Poppano e Baroni di Olevano. La stessa famiglia di San Giuseppe Moscati, il medico Santo che visse e operò a Napoli all’inizio del XX secolo.
Per quasi duecento anni la macina del mulino ha lavorato incessantemente per produrre farina per la popolazione locale.
Negli anni del boom economico, con l’avvento delle nuove macchine agricole e industriali, l’attività del mulino è stata dimessa, e la struttura adibita ad abitazione per i coloni che coltivavano ancora i terreni della zona. Nel 2000 l’ultimo contadino, Cenzino, è andato in pensione e Giu ha avuto l’idea di far rinascere a nuova vita il Mulino e riportarlo agli antichi splendori di quando offriva un servizio utile per tutta la collettività.
Il restauro, durato 3 anni ha messo in evidenza le vecchie strutture. Sono state valorizzate le volte e gli archi in pietra. Le vecchie travi in castagno sono state restaurate, alcune rimesse al loro posto, altre piallate e trasformate nelle massicce porte della sala.
I vecchi infissi interni sono stati sistemati e rimessi al loro posto, mentre altri fanno da testate dei letti o da ante degli armadi.
La vecchia macina è stata recuperata e fa bella mostra di sé davanti al portone di ingresso.
Ogni intervento architettonico è stato compiuto nel rispetto dei materiali e della vocazione territoriale. Pietra e legno per consolidare le vecchie strutture. Vetro e acciaio per creare degli innesti moderni.
Con il restauro è stato creato un giardino pensile da cui si gode una vista spettacolare della Piana con all’orizzonte il mare. Guardando verso destra si vede la Costiera Amalfitana che termina con l’isola di Capri, e verso sinistra il Cilento con Punta Licosa. Il mare si raggiunge in pochi minuti di macchina.
Il giardino è lo spazio ideale dove rilassarsi al fresco degli alberi, inebriarsi col profumo dei fiori e in estate godere della magnifica colazione.
Nel 2020 sono state rinnovate le camere e nel 2021 sono stati risistemati gli spazi esterni, le facciate e il giardino.